
Il Consiglio dei Ministri ha approvato, in data 6 aprile 2022, il disegno di legge di revisione del Codice di proprietà industriale (D.lgs. 10 febbraio 2005, n. 30). Le modifiche al Codice mirano a rafforzare la competitività tecnologica e digitale delle imprese e dei centri di ricerca nazionali. Ora, il DDL seguirà l’iter di approvazione in Parlamento.
Tra le modiche al Codice della proprietà industriale, si segnala l’art. 2 del DDL che disciplina la protezione temporanea dei disegni e modelli, con l’introduzione dell’art. 34 bis del CPI, con la protezione giuridica già dall’ esposizione in fiere nazionali o internazionali.
Ancora, l’art. 3 del DDL prevede una modifica dell’art. 65 del CPI, disciplinando i diritti nascenti da invenzioni industriali realizzate nell’ambito di un rapporto di lavoro. In particolare, la titolarità dell’opera spetterà al datore di lavoro, e solo in caso di inerzia di quest’ultimo, al ricercatore. Il diritto d’autore permane in capo all’inventore, il quale dovrà comunque comunicare tempestivamente alla propria struttura l’oggetto della sua invenzione, così salvaguardando l’opera.
L’art. 6 del DDL modifica l’art. 198 del CPI, con rafforzamento del controllo preventivo rispetto al deposito, presso uffici di Stati esteri o l’Ufficio europeo dei brevetti (EPO) ovvero l’Organizzazione mondiale della proprietà intellettuale (WIPO), di domande di brevetto potenzialmente utili per la difesa del Paese. E’ disposto un controllo preventivo laddove l’inventore lavori presso filiali italiane di multinazionali e la capogruppo abbia la propria sede legale all’estero, il controllo viene disposto anche quando l’inventore abbia ceduto l’invenzione oggetto del brevetto prima del deposito della domanda stessa.
Infine, di notevole rilevanza l’art. 20 del DDL a modifica dell’art. 129 del CPI, disciplina la contraffazione di prodotti esposti in eventi pubblici. La modifica prevede che il titolare del diritto di proprietà industriale possa richiedere la descrizione ovvero il sequestro, di tutti quei prodotti che costituiscono la violazione di un diritto e altresì dei mezzi di riduzione degli stessi.
di Chiara Aiello